Jacopo Perfetti - Giugno 2020
Cosa rimarrà di questo tempo?
La risposta dipende da come interpretiamo la domanda. Se come una previsione o come una speranza. Sicuramente resterà qualcosa. E sicuramente tutti noi, tanto come singoli individui, quanto come umanità ne usciremo cambiati. La mia speranza è che continueremo a cambiare, che continueremo a innovare, a guardare avanti, a trovare soluzioni, a sperimentare nuovi modi di fare le cose e a mettere dei punti di domanda a quello che da tempo diamo ormai per scontato.
Spero che questo periodo rafforzi il nostro quoziente di adattabilità, la nostra naturale capacità di adattarci a nuovi contesti e uscirne evoluti.
Pensiamo al mondo delle imprese. “Solo una crisi produce un cambiamento” diceva il padre dei Chicago Boys e del liberismo americano Milton Friedman. È una frase semplice, ai limiti del banale. Ma è una frase vera. Le crisi generano cambiamento. Perché, durante una crisi, il cambiamento non è solo possibile, ma necessario. Dobbiamo cambiare. Anche se non abbiamo voglia di farlo. O anche se pensiamo di non essere nelle condizioni di farlo.
Qualche mese fa, su un sito, ho trovato un’immagine che riportava questa domanda: “Chi ha guidato la Digital Transformation nella tua azienda: A) il CEO; B) il CTO; C) il COVID- 19?” E la risposta barrata era la terza: il Covid-19.
L’avvento del Covid-19 ha costretto molte aziende a ripensare il proprio modello di business in un’ottica (anche) digitale. È una questione evolutiva. La storia ci insegna che le aziende che vedono il cambiamento come un’opportunità, si evolvono e crescono. Quelle invece che continuano a fare sempre le stesse cose, sempre nello stesso modo, è molto probabile che, prima o poi, escano dal mercato.
Era così prima del Covid-19 e sarà così anche dopo il Covid-19. La grande differenza è che questa pandemia ha messo tutti (e non solo gli imprenditori) di fronte alla consapevolezza che il cambiamento fa e farà sempre parte della nostra vita.
Ci ha messo di fronte alla consapevolezza che le cose cambiamo se noi le facciamo cambiare. Perché è vero: “Andrà tutto bene”. Ma a una sola condizione, che saremo noi a farlo andare bene.
Jacopo Perfetti - Imprenditore, autore e docente universitario.
#pensierieprogettidipersonecuriose