Marco Bay - Aprile 2020
Cosa rimarrà di questo tempo? Di questa dimensione del reale con cui ci scontriamo forzatamente, ma che ci ha fatto comprendere che non tutto può essere preordinato e che ognuno di noi è responsabile del benessere della collettività. Sarà una lezione, come altre, nel limitare la nostra vita all’essenziale e non circondarci di tutti gli inutili orpelli di prima. Come stiamo costruendo “ponti” dall’interno verso l’esterno delle nostre case? Per il momento sono ponti virtuali, causa della fragilità politica. Come rigenereremo la nostra socialità e gli spazi comuni? Con paesaggi urbani ricostituenti, ovvero musei di natura contemporanea governati da giardinieri. Come interverremo per ristabilire un equilibrio tra l’uomo e la natura? Nell’insegnare a scuola ai bambini i segreti della natura e poi la tecnologia. E in definitiva: Cosa stiamo imparando da questo tempo? Il silenzio planetario.
Stefano Mirti e Andrea Quartarone - Architetto paesaggista
#pensierieprogettidipersonecuriose